Elenco Testimonianze

Gentili Signore, Egr. Signori,

è con immensa gratitudine e con un forte senso del dovere, quasi un bisogno irrefrenabile, che vorrei esprimere la mia più sincera stima nei confronti di tutto il personale del Pronto Soccorso di Codesta Struttura Ospedaliera.

Nella mattina di mercoledì 13, sono stato loro “ospite” per una fortissima colica renale. Ovviamente di per se la mia patologia non era urgente, non c’era rischio imminente per la mia vita, eppure ho trovato ascolto, pazienza, umanità e tanta tanta professionalità da parte di tutti.

Ho avuto modo di rendermi conto di quante persone corrono tra quei corridoi, ma soprattutto di quante volte facciano su e giù da una stanza all’altra, da una barella all’altra lungo quei corridoi divenuti sale visita per il grande afflusso di pazienti che, nonostante tutto, non vengono mai messi al margine, mai respinti ma trattati tutti con rispetto, con affetto, con umanità.

Dal mio punto di vista, sdraiato sul fianco su una barella in attesa che sparissero i dolori ho un’immagine che mi rimarrà impressa nella mente, le scarpe da ginnastica che battevano il tempo sul pavimento; avevo imparato ad associarle ai visi per quante volte le vedevo passare.

Ogni membro dello staff si muove in tutta fretta con in mano strumenti, ausili, accessori vari eppure ognuno di loro ha sempre uno sguardo al viso dei pazienti per carpire il loro stato, un’occhio alle flebo appese per vedere se va tutto come deve andare e fanno sembrare quel posto intriso di dolore e di tante storie diverse e tristi così naturale che sembra di stare in fila all’ufficio postale.

Sono stato spesso nella sala d’attesa e come tutti mi lamentavo e smaniavo perché non arrivava mai il mio turno ma dall’interno in una giornata particolare ho visto con i miei occhi quale realtà si celi dietro quella porta di alluminio e vetro che ci separa da un “micromondo” in cui si salvano vite, si donano sorrisi, si ascoltano parole e perfino pensieri.

Vorrei, dunque, ringraziare tutto il personale dal primo all’ultimo di ogni figura professionale, dai medici ai barellieri con particolare stima e affetto per le infermiere e gli infermieri che rappresentano, a mio avviso, la vera “prima linea” di un caotico campo di battaglia contro le altrui sofferenze.

Queste ragazze e questi ragazzi hanno una empatia ed una forza d’animo che li rende davvero speciali.

Con stima e gratitudine, con l’auspicio che vogliate diffondere e condividere con loro questi miei brevi e semplici pensieri.

Domenico Ginnetti