Intervenire sulle coronarie in Day Surgery

Grazie all’innovazione tecnologica, e non solo, già in giornata si può tornare a casa dopo un’angioplastica, come spiega lo specialista, il dottor Francesco Monti

Comunemente si ritiene che alle malattie e ai problemi cardiaci sia difficile trovare soluzione e che gli interventi siano invasivi e debilitanti. L’approccio innovativo e i traguardi raggiunti dalla tecnologia che caratterizzano l’Unità Operativa Complessa Cardiologia e Cardiologia Interventistica dell’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli Roma stanno invece capovolgendo lo scenario, infatti grazie all’attenzione e all’aspetto umano della cura dei pazienti è possibile curare malattie cardiache in day surgery, con un percorso mininvasivo e di recupero partecipato.
Approfondiamo il tema con il dottor Francesco Monti, cardiologo interventista, a capo dell’Unità dell’Ospedale San Pietro. “Negli ultimi anni abbiamo fatto grandi passi avanti tanto che i pazienti aff etti da cardiopatie possono guardare con maggiore serenità alla soluzione dei loro disagi.
Da una parte infatti l’innovazione tecnologica ha reso l’intervento più sicuro ed efficace e ciò con notevole riduzione di complicanze; dall’altra un approccio più sereno e maggiormente comunicativo da parte dei sanitari consente un recupero più veloce e meno impattante sulla qualità della vita. In precedenza – prosegue – per intervenire sulle coronarie si praticava l’accesso femorale e ciò costringeva a letto il paziente per almeno 12 ore e a più giorni in ospedale, allungando così il tempo di recupero.
Ora viene praticato l’accesso a livello radiale e, dopo 2 ore, lo stesso si può alzare ed essere dimesso in giornata. Subito dopo l’esame diagnostico alle coronarie si procede all’angioplastica, di comune accordo con il paziente, che è vigile, e già nelle successive ore possiamo decidere per le immediate dimissioni. Il paziente operato può comunicare per 7 giorni h24 con gli esperti del reparto che sono intervenuti, mediante un’applicazione per smartphone. Ciò lo rende maggiormente consapevole perché si sente al centro di un’assistenza costante e condivisa con una comunicazione attenta alle sue esigenze”.
La riduzione dei tempi e dell’invasività degli interventi ha ricadute molto positive, perché conclude il dottor Monti – “il paziente torna rapidamente a una serena quotidianità, avendo risolto il problema cuore. Ciò contribuisce a dare maggiore sicurezza allo stesso che aff ronta con più consapevolezza il percorso di prevenzione delle malattie cardiovascolari. L’esperienza positiva vissuta dal paziente, avrà anche una ricaduta positiva nell’ambito familiare e lavorativo, promuovendo una corretta informazione e incentivando la prevenzione”.

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