Ambulatorio Stomizzati e Riabilitazione Pavimento Pelvico

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Responsabile: Dott. Alessandro Testa

Dott.ssa Anna Dall’Oglio

Stomaterapista: dott.ssa Leila Fatemi Far

Cos'è il pavimento pelvico?

Il pavimento pelvico è una struttura muscolo-tendinea che si trova nella parte inferiore della cavità addominale e che ha una funzione di sostegno per gli organi che occupano questa regione: la vescica, l’utero/vagina ed il retto.
Al pavimento pelvico si riconosce una funzione “statica”, di sostegno degli organi descritti, e “dinamica”, nel garantire la funzione degli stessi sia singolarmente che in una fisiologica coordinazione motoria mediata da tendini e muscoli dedicati a questo scopo.

Cosa si intende per “riabilitazione del pavimento pelvico”

Fondamentalmente questo tipo di “riabilitazione” ha lo scopo di ricondurre le dinamiche funzionali rettali ed uro-genitali ad un corretto funzionamento riportando le strutture muscolo-tendinee e viscerali del pavimento pelvico ad una coordinazione ottimale per rendere possibile la loro funzione sia riguardo al comparto anteriore (vescica ed uretra) che di quello medio (utero/vagina) che di quello posteriore (retto e canale anale).

La riabilitazione, con l’ausilio di un erogatore di energia e di alcune sonde (rettali o vaginali) di diversa tipologia, prevede due tempi fondamentali:

a) la elettrostimolazione funzionale: la somministrazione di una “energia” mono/bifasica che stimola passivamente i muscoli del canale anale e del pavimento pelvico.
b) il bio-feedback (BFB): contrazioni volontarie dei muscoli del pavimento pelvico visualizzate e misurate su un monitor così da educare il paziente a recuperare una corretta dinamica funzionale.
Il paziente durante un ciclo riabilitativo, in genere composto da dieci sedute, prenderà maggiore consapevolezza della propria anatomia muscolare pelvica e rettale e, ripetendo anche in autonomia nella propria quotidianità gli esercizi più idonei, giungerà a riappropriarsi di quelle funzioni di cui aveva perso il controllo.
Numerosi programmi terapeutici differenziati, applicabili sia per la stimolazione che per il BFB, saranno utilizzati nelle diverse problematiche correggendo la singola disfunzione diagnosticata.

A chi è rivolta la riabilitazione del pavimento pelvico?

Questa terapia è indicata per trattare disfunzioni del comparto posteriore, medio ed anteriore; tuttavia non di rado le disfunzioni di comparti diversi si ritrovano associate; questo ci fa intendere il pavimento pelvico come una entità anatomica unitaria con diverse espressioni funzionali.
Importante indicazione è anche il supporto alla chirurgia colo-rettale in riferimento alla riabilitazione sfinteriale per una soddisfacente continenza anale.

Disturbi riferibili al comparto posteriore

Perdita involontaria di gas e feci
Urgenza nella defecazione
Mancata percezione dello stimolo evacuatorio
Senso di defecazione incompleta
Senso di peso anale
Stipsi ostinata
Dolore anale e perianale
Prolasso ano/rettale

Disturbi legati al comparto medio

Prolasso vaginale
Dolori post-parto (episiotomia o parto difficoltoso)
Dolori durante i rapporti sessuali
Diminuita percezione durante i rapporti sessuali
Anorgasmia

Disturbi legati al comparto anteriore

Perdita involontaria di urina spesso durante uno sforzo
Urgenza di urinare
Necessità di urinare spesso
Difficoltà a svuotare la vescica
Senso di peso vescicale

Pazienti sottoposti a chirurgia colo-rettale

Particolare attenzione è anche rivolta ai pazienti che per vari motivi (oncologici, infiammatori, vascolari, ecc.) sono inseriti in un percorso di chirurgia colo-rettale che prevede una derivazione intestinale (colo/ileostomia) e che in previsione di una ricanalizzazione (cioè ripristino della normale continuità intestinale), possono eseguire una riabilitazione del complesso sfinterico, non di rado “indebolito” da un periodo più o meno lungo di “inattività”: il cambiamento anatomico, reso necessario per la cura della malattia, impone inevitabilmente un riadattamento delle necessità e delle abitudini quotidiane.
Nella nostra UOC di Chirurgia Generale e d’Urgenza la chirurgia del colon-retto rappresenta una parte predominante del programma di lavoro e quindi riteniamo che questo sia un servizio indispensabile per tutti i pazienti operati proprio per non lasciare incompiuto l’obiettivo di cura nel senso più ampio del termine, guardando alla loro vita anche oltre le procedure chirurgiche.
Spesso pazienti sottoposti a RT neo-adiuvante per neoplasie del retto medio/basso e quindi a chirurgia curativa, anche senza derivazione intestinale, hanno bisogno di riabilitare la funzione sfinterica “affaticata” dall’attività radiante e dalla procedura chirurgica.
Con il supporto dello studio manometrico pre e post-trattamento si individua il programma riabilitativo più efficace e quindi si potranno valutare i risultati ottenuti che sono nella maggior parte sempre più soddisfacenti.
Ciò migliorerà la ripresa funzionale post-operatoria rendendo al paziente più facile il decorso post-operatorio ed un ritorno ad una migliore qualità di vita.

Presso il nostro Servizio di Colon-Proctologia, afferendo tramite il Centro Unico Prenotazioni (CUP 06/33581), sarà possibile avere un colloquio con uno specialista esperto assieme al quale, esaminata la singola storia clinica e forniti tutti i dettagli informativi inerenti ogni singolo caso, sarà scelto il programma riabilitativo più utile al recupero funzionale.

Presentazione

Il venerdì dalle14:30 alle 18:00

Svolgiamo Funzione di:

  • Coordinamento delle attività assistenziali a favore del paziente stomizzato sia in regime di degenza che ambulatoriale.
  • Monitoraggio attività assistenziali e formazione del personale in contatto con le problematiche delle stomie

Servizi Erogati:

  • Valutazione pre e post- operatoria,
  • Indicazioni sulla gestione stoma
  • Alla dimissione consegna ausili per una valutazione del sistema di raccolta più idoneo,
  • Monitoraggio della stomia,
  • Controlli periodici

Rivolgiti con fiducia al nostro Servizio, potrai avere consigli, suggerimenti, insegnamenti e supporto per ogni problematica inerente alla gestione della stomia.

Potrai trovare campioni dei presidi di tutte le ditte produttrici di sistemi di raccolta e troveremo il più adatto alle tue esigenze.

  

Cara/o Letttrice/Lettore,

abbiamo ideato questo opuscolo per fornirle informazioni utili sull’alimentazione, su come curare/gestire la stomia a domicilio, su come e dove contattare i professionisti di riferimento.

Il confezionamento di una stomia generalmente è vissuto come un evento traumatico poiché è necessario affrontare l’adattamento ad una nuova situazione fisica, emozionale e sociale.

Ogni anno migliaia di persone, per varie ragioni, vengono sottoposte ad interventi che portano al confezionamento di uno stoma.

Qualunque sia la ragione, è naturale avere dubbi, paure, preoccupazioni.

Per questo motivo noi La accompagneremo in questo percorso: nuove cose da fare, nuove cose da imparare, altre persone da incontrare per riscoprire e costruire nuove risorse personali.

In mezzo alle difficoltà può nascondersi un’opportunità.

Cos’è una stomia

Cos’è una stomia

È un intervento chirurgico che consiste nel deviare un tratto dell’intestino o dell’apparato urinario verso la cute. Sarà ricreato un orifizio da cui fuoriescono feci e urina.

Una stomia può essere definitiva, quando viene realizzato un intervento chirurgico di tipo demolitivo (l’asportazione di un organo o parte di esso), o temporanea.

A seconda del tratto dell’apparato coinvolto, si distinguono principalmente 3 tipologie di stomia:

Colostomia:  stomia confezionata nel tratto  dell’intestino crasso;
lleostomia:  stomia confezionata nel tratto dell’intestino tenue;
Urostomia:  stomia  confezionata su un tratto dell’apparato urinario.

 

Quali sono le cause che possono portare alla stomia?

La stomia si rende necessaria quando tumori o malattie infiammatorie hanno danneggiato l’apparato urinario o digestivo.

Cos’è un dispositivo di raccolta?

È un sistema che ha una sacca che raccoglie le feci o urina che fluiscono dalla stomia. È provvisto di una parte adesiva che si chiama “placca” che consente la sua adesione alla cute addominale.

Questa deve possedere le seguenti caratteristiche fondamentali:

  • aderire perfettamente alla cute;
  • avere un rivestimento esterno anallergico;
  • avere forma, dimensioni e colore che siano garanzia di discrezione sotto gli abiti;
  • impedire la fuoriuscita di liquidi e odori.

A seconda  del tipo di stomia, dovrà essere utilizzato un particolare modello di dispositivo:

Colostomia:  sacca a fondo chiuso;
lleostomia:  sacca a fondo aperto;
Urostomia:  sacca con sistema di scarico.

In commercio sono presenti due tipologie di presidi:

  • sistemi monopezzo : Il sistema a un pezzo è costituito da una sacca di raccolta su cui è incorporata una barriera adesiva. Questo tipo di presidio è consigliato a pazienti che dimostrano di possedere una buona manualità e una cute priva di irritazioni. Il sistema monopezzo può essere cambiato due volte al giorno.
  • sistemi a due pezzi. Il sistema a due pezzi è costituito da una placca separata rispetto alla sacca; la placca può essere mantenuta a contatto con la cute per più giorni.

Questo presidio è quindi consigliato a coloro che possiedono una cute peristomale sensibile.

Nel sistema a due pezzi la placca può rimanere sulla cute per due o tre giorni, mentre la sacca deve essere sostituita una volta al giorno.

 Come devo gestire la stomia?

La cute attorno alla stomia è continuamente esposta a sollecitazioni durante il cambio della placca e/o della sacca di raccolta, inoltre può essere interessata da irritazioni causate dal contatto delle feci con la pelle.

Risulta così molto delicata rispetto ad altre parti del corpo e necessita di attenzioni e cure igieniche particolari ogni giorno. La stomia va trattata, usando delicatezza ma senza alcuna paura e imbarazzo.

Cosa fare se lo stoma non ha una sporgenza sufficiente

Nel caso in cui lo stoma sia introflesso, cioè al di sotto del piano addominale, è necessario ricorrere ai sistemi convessi: la placca non ha una superficie piana, ma presenta una sporgenza che esercita una pressione sulla cute peristomale per consentire l’applicazione del presidio. Sono disponibili in commercio placche con diversi valori di convessità, a seconda della profondità dello stoma. Dovrà essere scelta quella più idonea su consiglio dello stomaterapista.

Un formato eccessivamente grande causerebbe la fuoriuscita di feci o urine che, a contatto con la cute, provocano irritazioni. Una dimensione troppo piccola eserciterebbe un’eccessiva pressione sullo stoma, danneggiandolo.

Per curare l’igiene dello stoma non è necessario utilizzare prodotti specifici. è sufficiente pulirlo con l’acqua di rubinetto e procurarsi della carta igienica o assorbente o cotone e un asciugamano.

Non utilizzare assolutamente prodotti a base alcolica o detergenti perché possono provocare irritazioni sulla cute.

Quale materiale serve per lo stoma care della stomia?

Lo specchio: può essere utile per visualizzare meglio la zona in cui vi è la stomia e quindi, facilitare le azioni di pulizia e di sostituzione della sacca di raccolta.

 

Forbicina a punta ricurva: serve per ritagliare il foro della placca della grandezza dello stoma.

 

Panno carta o spugnetta: la spugnetta va utilizzata esclusivamente per la pulizia della stomia e rinnovata frequentemente.


Salvietta morbida
:  per asciugare accuratamente la cute, senza strofinare ma tamponandola.

Il sacchetto  piccolo per la spazzatura:  per immettere il materiale sporco, che può essere eliminato con i rifiuti urbani.


Beauty-case
: per contenere tutto il materiale.

 

 

 

 

La pulizia dello stoma e il cambio della sacca

  • Si lavi le mani, prepari il materiale per la detersione della stomia e il dispositivo di raccolta e li tenga a portata di mano.

  • Per togliere più facilmente la sacca di raccolta aderente alla cute la stacchi dall’alto verso il basso usando entrambe le mani, tendendo e umidificando la pelle su cui è adesa con il panno carta bagnato con acqua tiepida; quindi può ripiegare la sacca su se stessa onde evitare cattivo odore persistente

  • Con la spugnetta o con il panno carta bagnato con acqua e sapone lavi la stomia e la cute con movimenti circolari.

  1. Al termine asciughi bene la pelle con il panno carta, tamponando la zona peristomale.
  2. Lo stoma può variare nel corso del tempo, allargandosi o restringendosi. Grazie ad un misuratore di stoma, sarà possibile conoscere la misura del proprio stoma e scegliere il presidio più adatto.
    La placca deve essere ritagliata della stessa misura dello stoma.
    Se la placca della sacca da lei utilizzata ha il foro da ritagliare, rilevi con l’opportuno misuratore la dimensione della Sua stomia, ritagli il foro della placca di circa 2 millimetri in più rispetto alla dimensione del Suo stoma.
    Rispettare queste indicazioni è importante per poter assicurare la protezione della cute attorno alla stomia ed una buona adesione del dispositivo di raccolta.

 

 

 

 

  1. Se Le è stato consigliato dall’infermiere stomaterapista, metta uno strato di pasta barriera intorno alla stomia o circolarmente al foro della placca, la lasci asciugare per circa 30 secondi poi la modelli con un dito per renderla uniforme
  2. Accosti il margine inferiore del foro della placca al margine inferiore dello stoma e quindi faccia aderire la placca dal basso verso l’alto.
  3. Si assicuri che la placca sia ben aderente alla pelle e non si siano formate pieghe durante l’applicazione. Questa condizione è importante per assicurare una buona adesione della placca fino alla sua sostituzione e per agevolarle comfort e benessere.
  4. Elimini il sacchetto dei rifiuti. Si lavi le mani.

Alcuni consigli per una corretta gestione dello stoma

  • Se sulla zona dove si applica la placca, ci sono peli, bisogna insaponare la cute e raderla con un rasoio monouso.
  • Non aspetti che la sacca sia completamente piena per svuotarla, c’è il rischio che si distacchi per il troppo peso.
  • Sostituisca la sacca tutti i giorni e, se utilizza un dispositivo a due pezzi, cambi la placca ogni 2-3 giorni per prevenire irritazioni della cute.
  • Quando effettua la pulizia della stomia è importante che osservi le caratteristiche della cute peristomale per verificare che non vi siano irritazioni o arrossamenti.
  • Nel caso, è importante che si rivolga allo Stomaterapista o al Medico che la segue.
  • Quando è fuori casa è importante avere sempre il materiale per il cambio della sacca, in modo da essere organizzato anche in caso di imprevisti.
  • A casa, trovi un luogo comodo e riservato dove poter procedere con tranquillità alla sostituzione del sacchetto e alla pulizia della stomia
  • Il foro della placca della sacca che utilizza, deve essere adattato alla forma e alla grandezza del suo stoma, pertanto le suggeriamo di usare un dispositivo con foro ritagliabile che può «personalizzare».

Come Smaltire I Presidi?

I presidi per stomia possono essere svuotati nel wc e di seguito eliminati come normali rifiuti. Per evitare la formazione di odori sgradevoli, è comunque consigliabile che i presidi, preventivamente svuotati, vengano inseriti in un sacchetto di plastica (tipo sacchetti per alimenti), accuratamente chiusi e gettati nel cestino di raccolta rifiuti indifferenziati.

Dove Posso Trovare I Dispositivi Di Raccolta?

Dopo che, con l’infermiere e/o con lo stomaterapista che la segue, avrà provato e scelto il dispositivo che meglio si adatta alla sua stomia, il Medico competente compilerà la modulistica di prescrizione e Lei potrà ritirare la fornitura presso una Farmacia o una Sanitaria. Nel caso in cui l’A.S.L. in cui risiede faccia la distribuzione diretta, li potrà ritirare presso il Servizio che li consegna.

Cosa fare nel caso in cui ci sia …

Sanguinamento dallo stomia

Arrossamento della cute circostante lo stoma

La dimensione dello stoma si è modificata

 

Lo stoma non sporge più come dopo l’operazione

La cute attorno allo stoma è irregolare

Si ricordi che se:

  • la gestione della stomia le crea ansia e paura;
  • osserva variazioni dello stoma e/o della cute circostante;
  • ha dubbi su come riprendere le attività e le abitudini di vita che aveva prima della malattia e dell’intervento chirurgico: può rivolgersi all’Ambulatorio per Stomizzati più vicino alla sua residenza, dove potrà ricevere informazioni e cure da infermieri esperti in stomaterapia.

Quando è possibile effettuare l’irrigazione colica?
È necessario il parere del chirurgo che ha eseguito l’operazione chirurgica. Non tutti i pazienti potranno effettuare questa tipologia di tecnica riabilitativa. L’irrigazione può essere eseguita solo nelle colostomie sinistre e nelle trasversostomie, indipendentemente che la stomia sia definitiva o temporanea.

Come mi posso vestire?
Non vi sono limitazioni particolari ad indossare l’abbigliamento a cui è abituato/a. Grazie a dispositivi di raccolta con dimensioni ridotte e dal profilo piatto, può indossare qualsiasi tipo di abito, anche il costume da bagno.
È consigliato evitare l’uso di cinture se la foggia dell’abbigliamento ne costringe il posizionamento in coincidenza della zona in cui vi è la stomia: lo strofinamento e la costrizione possono causare traumi e sanguinamento dello stoma.

È possibile fare la doccia o il bagno?
Certamente!
Lo stoma è un “organo” che fa parte del proprio corpo, non è necessario cambiare le proprie abitudini igieniche: può tranquillamente fare sia la doccia che il bagno in vasca.
Le uniche precauzioni da usare riguardano il tipo di sapone: preferire bagno schiuma neutro (ph 5.5) ed evitare frizioni troppo forti nella zona peristomale.
Per pulire la zona intorno allo stoma è preferibile usare una spugna morbida o dei soffici fazzoletti.
Si consiglia di asciugare tamponando l’area con un panno morbido che non lascia fibre sulla cute.
In genere è preferibile fare la doccia o il bagno prima del cambio della sacca,questo per evitare di bagnare o rovinare la nuova sacca.
Per evitare che si rovini il filtro anti odore della sacca, è bene applicare gli appositi copri filtro, presenti all’interno delle confezioni dei presidi.

Posso praticare attività sportive?
SI, La presenza di una stomia non impedisce di praticare attività sportive, fatta eccezione per quelle discipline che impegnano molto i muscoli addominali. L’unico accorgimento consigliato è di riprendere l’attività fisica gradualmente e senza sottoporsi ad eccessivi sforzi.

Posso fare nuoto?
SI, è possibile; grazie alle attuali caratteristiche che molti dei dispositivi in commercio hanno di resistenza e per essere ermetici all’acqua.
È comunque importante prestare attenzione ai seguenti aspetti:

  • deve prevedere un cambio del dispositivo in modo anticipato rispetto alle sue abitudini: un immersione prolungata nell’acqua diminuisce il tempo di un efficace adesione della placca;
  • dopo aver nuotato è opportuno sostituire il costume bagnato: indossarlo per tempi lunghi può causare un distacco anticipato della placca del dispositivo.
  • Al mare evitare le onde troppo impetuose: riducono la capacità di adesione del dispositivo indossato; questo può accadere anche a seguito del bagno in vasca e con l’idroterapia

Posso viaggiare?
SI, può riprendere le abitudini che aveva prima di essere operato, senza particolari limitazioni. Può fare viaggi in auto, in treno, in nave, in aereo, basta solo organizzarsi e portarsi il materiale necessario per gestire gli aspetti quotidiani di cura della stomia.

Le ricordiamo alcuni consigli per il viaggio:

  • Porti con lei il necessario per la cura della stomia e una scorta di sacche che dovrà essere circa due volte superiore rispetto a quelle che utilizza solitamente.
  • Non lasci esposti al sole i bagagli che contengono le sacche, perché la parte adesiva della placca potrebbe danneggiarsi.
  • Si ricordi di portare con lei le abituali medicine che assume e in base ai Paesi meta di viaggio quelle consigliati dal suo medico.
  • Se viaggia in aereo, poiché l’aria pressurizzata è più secca del normale, durante il volo deve bere di più per evitare dannose disidratazioni.
  • Se viaggia in aereo, potrebbe succedere che le valigie arrivino in un secondo momento, per questo è opportuno portare nel bagaglio a mano il set per la pulizia della stomia ed alcuni dispositivi per poter provvedere al cambio di quello indossato.
  • Ritagli il foro della placca prima di partire: le forbici per via delle misure di sicurezza non possono essere portate in aereo.
  • In estate se viaggia in auto lo faccia nelle ore fresche per limitare la disidratazione.
  • Se indossa la cintura di sicurezza la sistemi accuratamente in modo da evitare di comprimere o danneggiare lo stoma.
  • Porti un certificato medico che attesti il tipo d’intervento a cui è stato sottoposto: può esibirlo alla dogana se vogliono esaminare il bagaglio, chiedendo che l’ispezione sia fatta in un ambiente riservato.

Vita di coppia senza tabù
Una premessa: i disturbi della sfera sessuale, che possono manifestarsi a seguito dell’intervento chirurgico, sovente sono transitori e spesso si risolvono spontaneamente.
Non parlarne e non condividere con il partner emozioni, sensazioni e difficoltà non fa altro che aggravare la situazione e non aiuta a ricercare le possibili soluzioni al problema.
La persona stomizzata che intende riprendere l’attività sessuale, deve fare i conti con la diversa situazione fisica e funzionale: la presenza della stomia, la perdita di controllo all’emissione delle feci, possono far provare sentimenti di sconforto e di abbattimento che vanno di là dagli effetti fisici provocati realmente dall’intervento.
Da un punto di vista dei possibili effetti secondari all’intervento chirurgico questi i principali problemi che si possono manifestare:

  • l’uomo può avere un deficit della funzione erettile e di quella eiaculatoria;
  • la donna può avere alterazioni riguardanti il processo di lubrificazione vaginale, mentre di solito le capacità di eccitazione e di orgasmo sono conservate.

In ogni caso la coppia deve tenere presente che per fare l’amore non bastano la passione e il desiderio: ognuno ha bisogno di sentirsi amato e accettato e senza timori di essere abbandonato. Stabilire e mantenere nella relazione di coppia questi sentimenti, dipende esclusivamente dalla volontà individuale di amarsi e rispettarsi, al di là dei cambiamenti che la malattia e il trascorrere della vita produce.

Creare momenti di intimità
Indossi una sacca di piccole dimensioni: come già detto è possibile richiedere sacche meno ingombranti, pensate proprio per i momenti di intimità della coppia.
Se la sacca applicata costituisce motivo d’imbarazzo con il suo partner può adottare biancheria intima per offuscare la sua presenza.
È possibile che i primi tempi dopo l’intervento l’attività sessuale non sia completamente soddisfacente.
Tuttavia se ha delle difficoltà ad avere rapporti sessuali completi e appaganti ne parli con il professionista sanitario con il quale ha stabilito un rapporto di fiducia: urologo, infermiere, stomaterapista, oncologo etc.
Tante sensazioni, paure e timori… Ne parli con il suo partner, quanto più lo renderà partecipe sui sentimenti che prova, tanto più sarà facile ristabilire l’intimità e la complicità che esisteva prima.
Il modo in cui vede se stesso influenza il modo in cui la vedono gli altri. Se è disposto ad accettare il suo corpo dopo l’intervento, lo farà più serenamente anche il suo partner.

Irrigazione

I vantaggi di questa procedura sono molteplici e riguardano:

  • il recupero della continenza (in media 48 ore),
  • la riduzione del meteorismo,
  • la riduzione degli episodi di dermatiti da contatto,
  • la riduzione dei costi gestionali,
  • il miglioramento del paziente a livello psicologico.
  • Può essere eseguita quasi subito dopo l’intervento, ma in genere è meglio attendere almeno 15 giorni per dare modo alla stomia di consolidarsi maggiormente.

L’irrigazione è indicata fondamentalmente nelle colostomie terminali sinistre, per la presenza di feci solide e corpose; invece nelle trasversostomie è indicata solo in casi particolari e deve essere eseguita con la massima cautela.

Come eseguire una irrigazione trans-stomale:

  • Preparare il materiale occorrente per l’igiene e lo smaltimento dei rifiuti;
  • Preparare la sacca per l’irrigazione (il SSN fornisce gratuitamente il set completo), assicurarsi che il cono sia ben posizionato e che il regolatore di flusso sia completamente chiuso;
  • Riempire la sacca con 1.000 ml di acqua tiepida e accertarsi della temperatura dell’acqua (tra i 36° 37° C.)
  • Aprire il regolatore di flusso e lasciare defluire l’acqua nel tubo per eliminare eventuali bolle d’aria. Quando l’aria è stata completamente eliminata, chiudere il regolatore di flusso;
  • Appendere la sacca d’acqua in modo che il suo fondo sia all’altezza della spalla (sia che effettui l’irrigazione seduti che in piedi). Si può utilizzare un gancio fissato al muro o qualsiasi altro sostegno idoneo.
  • Rimuovere il dispositivo utilizzato per la protezione dello stoma (sia esso sacchetto monopezzo o minicup)
  • Posizionare la sacca di scarico che arriva direttamente nel water e ha il fondo e la parte superiore aperti
  • Previa esplorazione dello stoma (manovra che ci permette di capire dove orientare il cono quindi il flusso di acqua) lubrificare il cono e inserirlo nella stomia.
  • Mantenendo il cono inserito nello stoma, aprire il regolatore di flusso, lasciando che l’acqua fluisca dentro l’intestino. Il flusso dell’acqua può essere controllato variando l’apertura del regolatore.

Il tempo consigliabile per il deflusso dell’acqua è di 7 minuti circa.
Quando il quantitativo d’acqua desiderato è defluito nell’intestino, interrompere il flusso. Attendere circa 1 minuto e rimuovere il cono dallo stoma verso l’alto. Subito dopo la rimozione può verificarsi una piccola evacuazione di acqua mista a feci.
Si consiglia sempre per le prime volte di eseguire l’irrigazione da seduti e così restare per tutta l’irrigazione.
Recuperare l’estremità inferiore della sacca di scarico e dopo averla asciugata, assicurarla all’estremità superiore, arrotolandole insieme e tenendole unite con delle pinzette.
Quando ci si accorge che l’intestino si sta svuotando, rimettere l’estremità inferiore della sacca nel water ed attendere che lo svuotamento sia completato.
Rimuovere la sacca e procedere con la pulizia dello stoma, applicare sullo stoma specifici presidi di protezione (mini cup, tappi, stoma cup) che hanno l’unico scopo di proteggerlo dal contatto con gli indumenti.
A questa tecnica, molto semplice, vanno poi associati tutti quei piccoli artifici che la personalizzano, adattandola a ciascun paziente.
Così la periodicità dell’irrigazione (che per alcuni sarà di 24 ore, mentre per altri di 48 o 72), la posizione migliore, l’uso di oli o altri additivi da aggiungere all’acqua, gli stessi riflessi condizionati che innescano la defecazione (es l’orario, l’assunzione di certe bevande, ecc.) sono tutti piccoli accorgimenti tecnici che differiscono da soggetto a soggetto, ma che vanno attentamente rispettati in quanto possono garantire risultati migliori.
In conclusione si può dire che l’introduzione di questa tecnica riabilitativa rivoluziona la vita del colostomizzato, fornendogli la possibilità di un reinserimento sociale pieno e sicuro, riportandolo infatti ad una vita di relazione attiva ed efficiente.

Raccomandazioni dietetiche

In generale, gli alimenti che per te erano buoni e sani prima dell’intervento chirurgico continuano ad andare bene, e lo stesso vale per le opzioni meno salutari. Ti consigliamo di seguire una dieta ben equilibrata, che potrebbe includere tranquillamente tutti i tuoi cibi preferiti.

Consumare piccole porzioni è sempre una buona idea
Subito dopo l’intervento chirurgico, il tuo stomaterapista probabilmente ti avrà consigliato di evitare pasti troppo abbondanti in una fase iniziale. Per evitare disturbi, prova a consumare porzioni più piccole, magari mangiando più spesso, finché il tuo apparato digerente non si sarà regolarizzato.

Cerca di mangiare regolarmente
È molto importante ascoltare il proprio corpo e mangiare pasti regolari, perché questo aiuterà ad avere un movimento intestinale più prevedibile.
Probabilmente troverai che alcuni alimenti producono più aria di altri e, sebbene non siano dannosi, è preferibile che tu ne riduca il consumo. Lo stesso vale per le gomme da masticare. Ma ricorda: basterà solo fare un po’ di pratica per trovare la dieta equilibrata che riterrai più adatta a te.

Bevande alcoliche e contenenti caffeina
L’assunzione moderata di alcol è accettabile, anche se le bevande gassate, in generale, tendono a produrre aria. Soprattutto la birra scura e la birra chiara leggermente gassata possono rendere più liquido il materiale in uscita dalla stomia. Puoi assumere anche tè e caffè, ma ricorda sempre di prestare attenzione alle eventuali reazioni del tuo apparato digerente.

Ricordati di masticare accuratamente
Masticare accuratamente è sempre molto importante soprattutto per avviare correttamente il processo digestivo;  questo vale soprattutto se si consumano cibi difficili da digerire (come le noci).
Alcuni alimenti, soprattutto i cibi ricchi di fibre, possono causare un blocco intestinale: questo significa che le parti di cibo non digerite possono bloccare l’intestino. Masticare bene può essere d’aiuto, ma un blocco intestinale può essere molto grave. Può causare crampi, dolore, materiale acquoso in uscita e un eventuale rigonfiamento dell’addome e della stomia.

Se pensi di avere un blocco intestinale, devi chiamare il medico o lo stomaterapista o recarti al pronto soccorso.

Problemi di diarrea?
Come chiunque altro, potrebbe capitarti di soffrire di diarrea. In generale, un breve episodio di diarrea non è qualcosa di cui allarmarsi: potrebbe essere correlato a qualcosa che hai mangiato e spesso si risolve da solo.

Tuttavia, tre o più attacchi consecutivi di feci molli sono preoccupanti, poiché rischi di disidratarti e, in tal caso, devi consultare il tuo stomaterapista o il tuo medico.

Mangiare un bel pasto al ristorante è una delle grandi gioie della vita e non c’è assolutamente alcun motivo per cui non dovresti farlo dopo il tuo intervento chirurgico, presupponendo che il medico ti abbia dato il via libera per riprendere una dieta normale.
Potresti avere già riprovato a mangiare fuori, ma è del tutto comprensibile se non dovessi sentirti ancora pronto.

Scegli un luogo familiare
Una buona strategia è quella di iniziare con un ristorante familiare e ordinare pietanze semplici. Non c’è bisogno di essere eccessivamente prudenti, basta avere buon senso.
Inizialmente, tuttavia, ti consigliamo di ordinare una pietanza che hai già provato a casa, in modo da conoscerne l’eventuale reazione. Iniziando pian piano a variare la tua dieta, ti sentirai più sicuro anche quando mangerai fuori.

Modera il consumo di alcolici
Anche se a casa sei abituato a bere bevande alcoliche, potrebbe essere opportuno “iniziare con poco”, ordinando ad esempio una birra piccola invece di una grande; in questo modo aiuterai il tuo organismo a ricostituire il livello di tolleranza all’alcol e a ridurre, o evitare completamente, qualsiasi reazione.

Indicazioni dietetiche per colostomia

Latte
Stabilire e rispettare la tolleranza individuale a latte e yogurt reintroducendoli gradualmente nella dieta in piccole quantità; se il latte fosse poco digeribile, si consiglia di consumare quello  ad Alta Digeribilità  (H.D.)
Preferire: latte parzialmente e totalmente scremato (preferibilmente fresco), yogurt magro.

Pasta
Utilizzare: pasta preferibilmente di piccolo formato, riso, semolino, creme di cereali (i cereali sotto forma di creme risultano più digeribili).
Preferire: la cottura al dente perché più digeribile.
Escludere: pasta e riso integrale, primi piatti elaborati.
Condimento: pomodoro fresco passato, olio extra vergine d’oliva e burro preferibilmente crudi, brodo vegetale colato o di carne magro sgrassato o di dado senza glutammato.

Pane
Utilizzare: pane comune tostato, cracker e grissini senza grassi (all’acqua), fette biscottate.
Escludere: pane all’olio, al latte, condito, cracker e grissini conditi, focacce, prodotti integrali, la mollica del pane in quanto è poco digeribile.

Carne
Utilizzare: agnello, capretto, cavallo, coniglio, faraona, maiale, manzo, pollo, tacchino, vitello nelle parti più magre e private del grasso visibile. La carne deve essere magra, poco fibrosa e preferibilmente tritata per rendere più facile la digestione.
Escludere: carni grasse e frattaglie.
Cottura: preferire cotto senza grassi (ferri, vapore, cartoccio, lessatura, griglia).
L’olio va aggiunto preferibilmente crudo a cottura ultimata.
La pelle del pollame va eliminata prima della cottura.

Pesce
Utilizzare: tutti i tipi di pesce magri freschi o surgelati (pesce azzurro, calamari, cernia, cozze, dentice, gamberi, halibut, luccio, merluzzo, orata, palombo, polpo, razza, rombo, scorfano, seppia, sogliola, tinca, trota, vongola).
Escludere: i pesci semigrassi e grassi: carpa, coregone, orata d’allevamento, salmone, sgombro, tonno, triglia, capitone, aringhe. Evitare molluschi e crostacei.
Cottura: Vedi carne.

 Formaggi
Utilizzare: ricotta, mozzarella, crescenza, fior di latte, primo sale, quartirolo, grana e parmigiano.
Sconsigliati: formaggi molto grassi, piccanti (mascarpone, gorgonzola, pecorino, ecc.)
Raccomandazione: i formaggi sostituiscono il secondo piatto.

 Salumi
Utilizzare: Prosciutto cotto, crudo e bresaola (privati del grasso visibile).
Escludere: altri salumi ed insaccati (salame, coppa, mortadella, salsicce, cotechini, wurstel).

 Uova
Utilizzare: massimo 2 uova intere alla settimana e tutti giorni la parte chiara (albume) x minimo 30 giorni dopo l’intervento
Cottura: senza grassi; sono più digeribili alla coque e in camicia.

 Verdure
Le verdure sono più digeribili se cotte, passate ed a purea.
Utilizzare: preferire le verdure più tenere, meno indigeste e poco fibrose come patate, carote, zucchine, spinaci teneri, fagiolini senza filo, pomodori senza buccia e semi, cuori di insalata tenera,
Sconsigliati: verdura fibrosa ed indigesta come catalogna, peperoni, cetrioli, legumi.

Legumi
Si consiglia inizialmente di non utilizzarli in quanto possono rimanere indigesti e indurre flatulenza. Reintrodurli nella dieta solamente passati e cotti.

Frutta
Utilizzare: tutta la frutta di stagione ben matura, fresca o cotta, frullata o in macedonia privata della buccia. Inizialmente frutta cotta o in purea o spremuta d’agrumi ben filtrata.
Consumare la frutta preferibilmente lontana dai pasti.
Escludere: frutta acerba, castagne, frutta secca, sciroppata, candita, disidratata.

 Grassi e condimento
Utilizzare: olio di oliva (meglio extra vergine), olio di semi di mais, girasole, di soia, preferibilmente a CRUDO sulle pietanze.
Saltuariamente: l’utilizzo di burro preferendolo CRUDO (10g olio =10g burro).
Escludere: margarina, lardo, strutto, oli di semi vari, panna, salse e grassi animali.

 Bevande
Utilizzare: acqua naturale o minerale non gassata, tisane, orzo, camomilla; tè e caffè leggeri sono meglio tollerati se assunti con biscotti o pane o fette biscottate. Bere a piccoli sorsi.
Limitare: Vino. Utilizzare solo vini leggeri e in piccole quantità durante il pasto.
Escludere: aperitivi, sciroppi, alcolici e superalcolici, distillati, bevande gassate

 Dolciumi
Utilizzare: zucchero, miele, marmellata, biscotti secchi, amaretti e dolci semplici fatti in casa in modeste quantità.
Escludere: cacao, cioccolato, torte e dolci farciti con creme e/o liquori, gelato.

Varie
Escludere: cibi piccanti, molto speziati, droghe, aceto, salse (maionese, salsa tonnata, ecc.), alimenti sott’olio e in salamoia, grassi e brodi di carne.
La maggior parte dei pazienti con colostomia possono ritornare gradualmente ad un’alimentazione normale dopo l’intervento chirurgico; le modificazioni dietetiche sono basate sulla tolleranza individuale del paziente quindi un alimento che può dare problemi ad una persona può non darne ad altre, è consigliabile perciò aggiungere gradualmente nuovi cibi alla dieta e di osservare la risposta personale all’alimento.

Raccomandazioni:

  1. Bere adeguatamente durante la giornata. La quantità di liquidi ingeriti influenza la consistenza delle feci e quindi potrà essere aumentato o ridotta secondo la necessità (almeno 2 litri). Si consiglia di bere soprattutto fra un pasto e l’altro, evitando le bevande gassate e le bevande troppo fredde o troppo calde.
  2. Evitare cibi ricchi di grassi:
    – carni grasse
    – pesci grassi
    – formaggi molto grassi
    – salumi grassi
    – cibi fritti
    – brodo di carne grasso
  1. Si consigliano preparazioni semplici e poco condite. Scegliere dei metodi di cottura “più leggeri” come al vapore, bollitura, alla griglia, al forno, al cartoccio, preferendo i grassi vegetali crudi (olio d’oliva, meglio extra vergine, di girasole, di mais, di soia) e limitando i grassi animali (burro, lardo, panna).
  2. Si consiglia di consumare una adeguata quantità di frutta e verdura dato che una dieta povera di fibre favorisce la stitichezza, il meteorismo da fermentazione eccessiva e irritazioni alla mucosa.
  1. Masticare lentamente e bene per favorire i processi digestivi ed evitare o ridurre il rischio di ostruzione dello stomia.
  2. Frazionare i pasti durante l’arco della giornata (colazione + pranzo + cena + spuntini) per favorire la digestione, tenere sotto controllo la motilità intestinale e diminuire la formazione di gas nell’intestino. Per ridurre le feci notturne si consiglia di consumare un pasto serale moderato.
  3. Si consiglia di non aumentare eccessivamente di peso per non danneggiare la funzionalità dello stomia.
  4. Evitare cibi e bevande troppo caldi o troppo freddi per prevenire un aumento della peristalsi intestinale.
  5. Si consiglia di compilare un “diario alimentare” per indicare gli alimenti e le bevande che non hanno o hanno dato effetti indesiderati.
  6. Le persone portatrici di colostomia dovrebbero seguire una dieta libera eliminando solo gli alimenti in grado di produrre alterazione dell’alvo, meteorismo e cattivi odori. Si consiglia di evitare gli alimenti responsabili della formazione di gas e cattivi odori e consumare alcuni alimenti che ne prevengono la formazione.
  7. Per diminuire la formazione di gas può essere utile:
  • Evitare di coricarsi dopo avere mangiato perché la posizione orizzontale può interferire con la normale eruttazione dell’aria contenuta nello stomaco e aumenta la possibilità che il gas passi nel duodeno.
  • Praticare un regolare esercizio fisico
  • Evitare stress

Responsabili  di Formazione di Gas e Cattivi Odori

  • Legumi: lenticchie, fagioli, fave, ceci, soia, piselli
  • Pesce fritto e molto grasso (anguilla, capitone)
  • Carni grasse e affumicate
  • Pasta e pane poco cotti
  • Spezie (peperoncino, curry, pepe, ecc.)
  • Bevande gassate
  • Birra e superalcolici
  • Gomma da masticare
  • Alcune verdure: cavolo, cavolfiore, cavolini di Bruxelles, scorzonera, broccolo, crauti, rafano, aglio
  • Cipolla, scalogno, porri, funghi, asparagi,finocchi, cetrioli, rape, ravanelli, peperoni, sedano
  • Alcuni frutti: anguria, melone, avocado, castagne, frutta secca (noci, nocciole, ecc.)
  • Uova (la parte gialla)
  • Grassi animali
  • Panna montata, frappè, frullati
  • Dolcificanti artificiali (sorbitolo)

Azione Antiodore

  • Yogurt (arricchisce la flora batterica intestinale)
  • Succo di mirtilli
  • Prezzemolo
  • Lattuga e spinaci bolliti

Raccomandazioni dietetiche per portatori di ileostomia

In generale, gli alimenti ritenuti buoni e sani prima dell’intervento chirurgico continuano ad andare bene, e lo stesso vale per le opzioni meno salutari. Consigliamo di seguire una dieta ben equilibrata, che potrebbe includere tranquillamente tutti i cibi preferiti.

Norme Generali

– non cambiare radicalmente le proprie abitudini alimentari, ma modificarle
– verificare lo stato di masticazione
– mangiare con calma, masticare bene, evitando di ingurgitare aria
– seguire orari regolari per i pasti
– fare piccoli pasti e frequenti per facilitare la digestione ed evitare la formazione di gas nell’ intestino vuoto
– controllare il peso; un aumento eccessivo può influire negativamente sulle caratteristiche anatomiche della stomia.
– eliminare i cibi precedentemente non tollerati
– introdurre alimenti nuovi, uno alla volta con gradualità per poterne valutare gli effetti
– bere abbondantemente, lontano dai pasti, liquidi non gasati e non ghiacciati
– preferire grassi vegetali e crudi
– adottare metodi di cottura semplici e consumare alimenti ben cotti

Evitare

  Alimenti e bevande che producono gas e cattivi odori:

  • Cavoli, broccoli, funghi, aglio, cipolla, legumi ,Spezie e salse varie
  • Frutta secca oleosa, castagne, datteri, susine, cachi, fichi, uva, melone
  • Carni e pesci affumicati
  • Crostacei, pesci grassi ( anguilla, sgombro, salmone, aringa )
  • Latte e latticini freschi, gelati, creme
  • Pane con mollica
  • Grassi cotti
  • Birra
  • Gomma da masticare

Consumare piccole porzioni è sempre una buona idea
Subito dopo l’intervento chirurgico, il tuo stomaterapista probabilmente ti avrà consigliato di evitare pasti troppo abbondanti in una fase iniziale. Per evitare disturbi, prova a consumare porzioni più piccole, magari mangiando più spesso, finché il tuo apparato digerente non avrà ripreso la sua funzionalità.
È molto importante ascoltare il proprio corpo e consumare  i pasti regolari, in quanto questo aiuterà ad avere un movimento intestinale più prevedibile.

Mantenere l’equilibrio
È importante assumere molta acqua per rimanere adeguatamente idratati. A causa dell’ileostomia, il tuo corpo assorbirà una quantità inferiore di acqua rispetto a quella che berrai, pertanto avrai probabilmente bisogno di bere 2-3 litri di liquidi al giorno lontano dai pasti  a seconda  del volume del materiale in uscita. Ricorda sempre di sminuzzare le verdure a fibra lunga.
Probabilmente   troverai che alcuni alimenti producono più aria di altri e, sebbene non siano dannosi, è preferibile che tu ne riduca il consumo. Lo stesso vale per le gomme da masticare.
Ma ricorda: basterà solo fare un po’ di pratica per trovare la dieta equilibrata che riterrai più adatta a te.

 Bevande alcoliche e contenenti caffeina
L’assunzione moderata di alcol è accettabile, anche se le bevande gassate, in generale, tendono a produrre aria; anche se a casa sei abituato a bere bevande alcoliche, potrebbe essere opportuno “iniziare con poco”, ordinando ad esempio una birra piccola invece di una grande, in questo modo aiuterai il tuo organismo a ricostituire il livello di tolleranza all’alcol e a ridurre o evitare completamente, qualsiasi reazione.  Puoi assumere anche tè e caffè, ma ricorda sempre di prestare attenzione alle eventuali reazioni del tuo apparato digerente.

 Ricordati di masticare accuratamente
Masticare accuratamente è molto importante per avviare correttamente il processo digestivo. Questo vale soprattutto se si consumano cibi difficili da digerire (come le noci).
Alcuni alimenti, soprattutto i cibi ricchi di fibre, possono causare un blocco intestinale: questo significa che le parti di cibo non digerite possono bloccare l’intestino. Masticare bene può essere d’aiuto, ma un blocco intestinale può essere molto grave. Può causare crampi, dolore, materiale acquoso in uscita e un eventuale rigonfiamento dell’addome e della stomia.

Se pensi di avere un blocco intestinale, devi chiamare il medico o lo stomaterapista o recarti al pronto soccorso.

 Scegli un luogo familiare
Mangiare un bel pasto al ristorante è una delle grandi gioie della vita e non c’è assolutamente alcun motivo per cui non dovresti farlo dopo il tuo intervento chirurgico, presupponendo che il medico ti abbia dato il via libera per riprendere una dieta normale. Potresti avere già riprovato a mangiare fuori, ma è del tutto comprensibile se non dovessi sentirti ancora pronto.
Una buona strategia è quella di iniziare con un ristorante familiare e ordinare pietanze semplici. Non c’è bisogno di essere eccessivamente prudenti, basta avere buon senso.
Inizialmente, tuttavia, ti consigliamo di ordinare una pietanza che hai già provato a casa, in modo da conoscerne l’eventuale reazione. Iniziando pian piano a variare la tua dieta, ti sentirai più sicuro anche quando mangerai fuori.

Indicazioni Dietetiche Per Ileostomia e Colostomia Destra

L’alimentazione deve essere:

Povera di Scorie : controllare il consumo di frutta, che dovrà essere consumata senza buccia o centrifugata e di verdura con esclusione di quelle che determinano formazione di gas e cattivi odori ( vedi nome generali ), valutandone la tollerabilità individuale
Evitare: alimenti integrali, frutta secca, legumi
  Preferire grassi vegetali e non fritti
Evitare e/o limitare il consumo di formaggi, uova, frattaglie, salumi, carni e pesci grassi (es: oca, anitra, agnello; capitone, anguilla, aringa, salmone, sgombro, sardina )
– Consumare centrifugati di frutta e verdura o spremute filtrate

Per controllare introiti di Acido Urico e Ossalati
Evitare: frattaglie, maiale, sardine, acciughe, crostacei, peperoni, spinaci, zucca, bietole, uva, mirtilli, cioccolato, tè concentrato

 Liquidi
 – non gasati, non ghiacciati; controllare il consumo di vino e caffè poiché accelerano il transito intestinale.

Dolci
 – E’ possibile consumare dolci semplici a base di riso, semolino, miele, gelatina di frutta o ciambella casalinga o biscotti secchi

Carta internazionale dei diritti della stomia

Essa recita che ogni portatore di stomia ha il diritto di:

art.1. Ricevere pre-operatoriamente informazioni circa i benefici derivanti dall’intervento chirurgico, nonché notizie adeguate sulla possibilità di vivere con una stomia. Questo primo articolo, in parole semplici, riprende ciò che la legge definisce consenso informato. E evidente, oltretutto, come sia definito importante il colloquio tra paziente ed operatori sanitari, affinché si stabilisca un rapporto di reciproca stima, base fondamentale per il futuro dello stomizzato.

art.2. Avere una stomia ben confezionata e situata in una posizione appropriata in modo che possa essere adeguatamente gestita. In questo punto si definisce quanto sia importante l’esperienza professionale di chirurghi e stomaterapisti che cooperano per il bene del paziente. Si pone l’accento sia sulla tecnica chirurgica sia sull’approccio stomaterapico del disegno preoperatorio.

art.3. Avere il supporto di esperti professionisti medici e stomaterapisti nel periodo pre- e post-operatorio sia in ospedale che nella comunità di appartenenza. Non solo qui si ribadisce il fondamento che gli operatori sanitari, che assistono il portatore di stomia, siano competenti in materia, ma anche che tale competenza è da ricercarsi sia all’interno degli ospedali che presso le strutture sanitarie esterne.

art.4. Ricevere una informazione completa ed imparziale sui prodotti per stomia disponibili nel proprio paese. In questo articolo è resa fondamentale l’imparzialità degli operatori sanitari che devono fornire indicazioni sui presidi, liberi da eventuali effetti di opportunità.

art.5. Avere l’opportunità di scegliere il prodotto maggiormente soddisfacente fra quelli disponibili, senza pregiudizi o costrizioni di sorta. Garantire al portatore di stomia la libera scelta dei presidi fra quelli ritenuti idonei.

art.6. Avere informazioni sulla propria associazione nazionale degli stomizzati e sui servizi ed aiuti che possono essere forniti.

art.7. Aiutare ed informare le famiglie, gli amici e le persone di supporto per migliorare la qualità di vita degli stomizzati. In riferimento alla discussione sul segreto professionale, è obbligo degli operatori sanitari, che sanno quanto sia importante per lo stomizzato il supporto famigliare, chiedere al paziente il consenso alla partecipazione attiva dei famigliari e, in caso di diniego, spiegare e far capire che la famiglia è il pilastro sul quale lo stomizzato può ricostruire il proprio futuro.

FAIS, Federazione Associazioni Incontinenti e Stomizzati – ONLUS
membro dell’international Ostomy Association e della European Association
Iscritta al n. 103 del Registro Nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale