L’alta risoluzione per l’ambulatorio di Fisiopatologia Digestiva dell’Ospedale San Pietro

L’alta risoluzione per l’ambulatorio di Fisiopatologia Digestiva dell’Ospedale San Pietro

L’ambulatorio di Fisiopatologia Digestiva dell’Ospedale San Pietro, attivo da quindici anni e con un’esperienza di tremila e cinquecento esami, è stato dotato di un moderno manometro ad alta risoluzione per lo studio funzionale della motilità dell’esofago e dell’anoretto.

“Con l’acquisto del nuovo ph-manometro” afferma il Direttore” abbiamo voluto elevare la qualità dello studio delle patologie del giunto gastro-esofageo e del pavimento pelvico, facendo diventare l’Ospedale San Pietro – Fatebenefratelli uno dei Centri regionali per lo studio ed il trattamento di questo tipo di patologie”.

L’alta risoluzione (HR)
offre una precisione e una facilità di diagnosi, mai raggiunte prima, grazie al gran numero di sensori di cui è dotato oggi il nuovo catetere, che consente di studiare in modo dinamico e continuativo le pressioni che si sviluppano all’interno del viscere e che vengono espresse con colori che rendono rapido e intuitivo l’esame.

Si possono ottenere :
– risultati completi e coordinati di tutto il viscere esplorato
– brevità e rapidità di esecuzione dell’esame
– migliore accettazione da parte del paziente, i cui disagi sono assolutamente minimi
– diagnosi più precise e più accurate.

La manometria esofagea permette lo studio del faringe, dell’esofago completo con i suoi sfinteri superiore e inferiore, mantenendo il catetere in un’unica posizione.

L’esame è indicato nei disturbi della deglutizione, nella disfagia e nel reflusso gastroesofageo.

Malattie che si giovano dello studio ad alta risoluzione sono : l’acalasia, l’ernia jatale, il reflusso gastroesofageo, il dolore toracico non cardiaco, i diverticoli, l’esofago ipercontrattile, le collagenopatie; il controllo dopo interventi per acalasia, ernia jatale.

La manometria anorettale studia la misurazione delle pressioni anali di base e in contrazione, la sensibilità anorettale, il riflesso inibitorio rettoanale (RIRA), valutando simultaneamente tutto lo sfintere, con un posizionamento unico del catetere.

E’ indicata nello studio delle disfunzioni anorettali : stipsi, difficoltà nell’evacuazione, rettocele, malattia di Hirschprung, incontinenza, megaretto, resezione del retto.

“Questa innovazione tecnologica “ afferma il Dott Massimiliano Di Paola , Direttore UOC Chirurgia ” permetterà di affinare lo studio ed il trattamento di diverse patologie estremamente comuni.

L’aver a disposizione un manometro ad alta risoluzione ci permetterà di aiutare tanti pazienti, affinando sempre di più la diagnosi ed il conseguente trattamento medico o chirurgico di questo tipo di patologie”.