Importante obiettivo raggiunto dall’UOC di Radioterapia Oncologica dell’Ospedale San Pietro

Importante obiettivo raggiunto dall’UOC di Radioterapia Oncologica dell’Ospedale San Pietro

Congratulazioni a tutto il #Team di #Radioterapia dell’ Ospedale San Pietro FBF Roma dove lo scorso mercoledì 31 agosto è stato trattato il 1000esimo paziente sul sistema #MRIdian di ViewRay, Inc.!!

“Il traguardo è reso ancora più significativo se si pensa che l’RM-linac è entrato in piena attività nei primi mesi del 2020 – spiega il Prof. PierCarlo Gentile, Direttore UOC Radioterapia San Pietro FBF -. In questi due anni e mezzo il team dell’ospedale San Pietro FBF di Roma ha contribuito ad un continuo perfezionamento di questa innovativa #tecnologia, migliorando progressivamente la confidenza nel suo utilizzo in termini di efficienza e riduzione dei tempi di trattamento.

Ciò ci ha permesso, in meno di 3 anni, di effettuare il trattamento di 1000 pazienti oncologici, conseguendo importanti risultati sia clinici che in termini di incremento delle indicazioni a questa specifica tipologia di trattamenti. In questo periodo infatti sono apparsi sempre più evidenti i vantaggi clinici di MRIdian®, tecnologia che unisce un Linac a una risonanza magnetica 0.35T, ottimizzata per la Radioterapia. MRIdian® combina l’imaging RM in tempo reale al #gating automatico del fascio radiante: questo permette di trattare lesioni anche molto piccole e in aree anatomiche altrimenti difficilmente trattabili a dosi terapeutiche con i linac convenzionali. Tra queste ricordiamo le neoplasie inoperabili del #pancreas, del #rene, del #fegato, del #polmone o i ritrattamenti radioterapici su recidive tumorali, specie quelle prossimali ad organi vitali come il cuore o i grossi vasi, in cui l’indicazione ad un eventuale trattamento radioterapico era prima controversa per l’elevato rischio di tossicità legata al trattamento stesso.

Alte dosi in un minor numero di frazioni, volumi più piccoli, dose significativa erogata solo al target, risparmio dei tessuti sani prossimali al #tumore significano un maggior controllo locale della malattia e una migliore qualità di vita dei nostri pazienti.”